È morto in carcere Cosimo di Lauro, il boss di Secondigliano alias figlio di ‘Ciruzzo o milionario’. Preposta l’autopsia sul corpo.
Cosimo Di Lauro è morto proprio stamattina, in carcere. Addio al boss di Secondigliano. Classe 1973, Cosimo era il primogenito di Paolo di Lauro, o meglio di ‘Ciruzzo o milionario‘. Il malavitoso era detenuto nelle carceri di Milano Opera, nell’ambito del regime di detenzione 41bis. L’uomo si trovava all’interno della struttura, già dal lontano 2005, ossia da quando subì l’arresto, durante una delle primissime guerre tra i leaders mafiosi di Napoli e Scampia. Allora, a battersi furono i fedeli di Lauro, contro i cosidetti “Scissionisti”/ “Spagnoli“, capeggiati dalla stirpe facente capo alla famiglia Amato-Pagano.
La news in merito alla morte di Cosimo, è stata ufficializzata nella mattinata di oggi, 13 Giugno, alle ore 7.10 circa, da parte dell’amministrazione direttiva del carcere, in comunicazione con l’avvocato del boss, Saverio Senese. Un messaggio sintentico e freddo, ricevuto da Senese, tramite Pec: “Il suo assistito è deceduto”.
Attualmente, restano ignote le ragioni dell’effettivo decesso dell’uomo, primogenito della tradizione famigliare malavitosa, facente capo alla Napoli del Nord. Sul corpo, pare sia stata ufficializzata l’autopsia.
Cosimo soffriva di disturbi psichici?
L’uomo aveva 49 anni, recluso nel 416bis dal 2005, sotto l’accusa di omicidio.
La difesa di Cosimo, avrebbe reso noto, di aver richiesto insistentemente una perizia, a causa di sospetti problemi psichici, che l’uomo avrebbe ostentanto in alcuni momenti. I sospetti e le angosce, legati a potenziali problemi mentali di Di Lauro, pare circolassero anche nell’ambito del quartiere di residenza della famiglia criminale del boss, in quel di via Cupa dell’Arco, a Napoli.
L’avvocato Senese, è dell’idea che il suo assistito soffrisse di una condizione mentale deleteria, già da molto tempo. Di Lauro infatti non prendeva mai parte ai vari incontri con la famiglia e mal sopportava le notifiche in carcere. Le richieste del legale di Di Lauro, di eseguire una perizia, circa lo status mentale dell’uomo, sono state constantemente oggetto di rifiuto.
Pare che Di Lauro, avesse ispirato il personaggio di Genny, nella serie di successo “Gommorra“.